
E’ di nuovo allarme in Italia. Un agosto 2018 ricco di eventi sciagurati e di paure quello che stiamo per lasciarci alle spalle.
Dopo i casi di decesso per morso del ragno violino a Roma, casi di morte per puntura della zanzara del Nilo, prosegue l’escalation di psicosi. Questa volta in Sicilia, zona di attracco delle navi da tutto il Mediterraneo.
Nuovi casi di scabbia si temono dopo lo sbarco della nave Diciotti nel porto di Catania dove 148 migranti, tra cui 29 minori, hanno mostrato una situazione devastante. A dare l’allarme è stato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, dopo una intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Lo sbarco dei migranti nei porti italiani potrebbe determinare contagio di nuove forme di patologie infettive. Il ritardo nello sbarco dei fuggiaschi ha aggravato il loro stato di salute.
Il cattivo odore a bordo e l’aspetto delle pustole ha fatto comprendere ai medici saliti sulla nave la gravità della situazione e la necessità di intervenire in modo tempestivo.
Chi trasmette la scabbia è stato a contatto con acqua inquinata o in ambienti affollati. Dunque, non dipende affatto dalla razza o dalla provenienza geografica, quanto dalle condizioni igieniche personali e dell’ambiente in cui si vive.
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La scabbia sintomi
Per capire la scabbia come si prende bisognerà prestare attenzione all’aspetto della propria pelle e a quella altrui, anche perché è una malattia antichissima, già nota presso gli antichi egizi.
Per diagnosticare la scabbia bisognerà aspettare dalle 4 alle 6 settimane, periodo di incubazione durante il quale gli acari, parassiti piccoli ed invisibili, si rintanano sotto la pelle umana e animale, provocando un forte prurito allergico.
Scabbia contagio stretta di mano, è vero?
Il contatto prolungato tra la pelle di due soggetti, ma anche il semplice tocco di oggetti contaminati dal parassita, la convivenza tra individui in luoghi affollati, comporta la diffusione della malattia. E quando l’acaro avrà scavato cunicoli sotto pelle depositando le uova inizieranno a manifestarsi pruriti, arrossamenti e nei casi più gravi delle croste purulente e maleodoranti.
Come curare la scabbia? Bisogna eseguire una accurata profilassi domestica, lavando con acqua bollente e disinfettanti appropriati la biancheria personale e dei letti, chiudere i materassi ermeticamente per alcuni giorni e nei casi di scabbia persistente è necessario utilizzare farmaci ad azione topica somministrati per via orale e per via cutanea.
Scabbia o psoriasi?
Spesso è facile scambiare una comune psoriasi pruriginosa come un esordio di scabbia. In questi casi è bene rivolgersi subito al proprio medico di fiducia, evitando qualunque rimedio fai da te. Il medico saprà analizzare la presenza di cunicoli o di uova sottopelle scavati dagli acari della scabbia, approfondendo anche con il prelievo di un po’ di pelle attraverso un ago.
La scabbia colpisce soprattutto gli adulti nell’area delle mani, le pieghe del polso, i glutei, i genitali, le ascelle, le mammelle. I bambini invece sono affetti da prurito e macchie su collo, piante dei piedi, viso, cuoio capelluto e palmi delle mani.
Prima di farsi prendere dalla psicosi o da un’ inutile xenofobia, sarà bene lavarsi quotidianamente con i detergenti più efficaci a prevenire qualunque forma di alterazione del ph cutaneo, mantenere la propria casa e i propri panni in condizioni pulite e disinfettate.
E speriamo che l’estate 2018 non riservi altre paure.

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!