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Pino Daniele per sempre Napoli ti ricorderà

Sono già trascorsi cinque, lunghi, anni dalla morte di Pino Daniele? No, non posso crederci. 

Siamo gente distratta dal tran tran quotidiano e spesso lasciamo che il tempo ci rapisca nel suo vortice. Poi, ad un tratto alla radio danno la sua magica basta na jurnata, Annarè e così dubbi non ho: Pino Daniele ho bisogno di te.

Napule e’ mille colori ha mal di te, della tua melodia, del tuo saper essere sempre sulla nota giusta per rialzare l’umore di tutti. Basta ascoltare la tua musica risuonare in un bar, in un negozio mentre si fa shopping, o passeggiando per le vie del centro storico, quella zona a cui eri tanto legato, per pensare Pino Daniele per sempre. 

Pino Daniele morte improvvisa 

Era la notte del 4 gennaio 2015, quando il tuo cuore, così pieno di emozioni, ha smesso di battere. Avevi solo 60 anni, ma non li dimostravi. Sei riuscito a conquistare milioni di ascoltatori, di cui 100mila sono stati al tuo funerale per renderti omaggio in quella Piazza del Plebiscito che, per anni, ha fatto risuonare le tue canzoni uniche e indimenticabili. 

Mi capita spesso di passeggiare dalle parti di via Monteoliveto, così senza spiegarmelo, canticchiando una delle tue canzoni, una alla quale sono particolarmente legata  Che male c’è. E proprio mentre ripensavo alle emozioni legate a quella magica canzone, mi sono ritrovata nel Vicoletto a te dedicato in Via Pino Daniele. Una chitarra e delle note musicali come stemma della tua presenza.

È in questi vicoli che sei cresciuto, strimpellando la chitarra con la tua anima blues e giocando a pallone con gli altri ragazzi del quartiere. Oggi, di te resta la musica e questa targa. E così ti aggiungi alle altre leggende napoletane, non un fantasma, ma un’amorevole presenza, che ricorda a tutti quanto un essere umano può fare attraverso l’armonia delle note e l’uso delle parole. 

I Pinucci dolci per ricordare il cantautore 

Un murales ritrae la tua immagine a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria dell’aiuto. C’è chi passa distratto, chi si ferma, chi si scatta una foto e chi si emoziona, quasi fossi lì ad osservarlo. 

Oggi, ci sono stati omaggi in tuo ricordo un po’ dovunque, non solo nella tua Napoli. E proprio a pochi passi da Piazza del Plebiscito, nello storico Caffè Gambrinus sono stati realizzati e distribuiti gratuitamente i Pinucci, quei dolci a forma di Vesuvio che rimandano alla bellezza delle tue canzoni.  

“La notte di cinque anni fa, quando morì Pino Daniele, la trascorremmo in bianco. Non potevamo credere che fosse davvero finito uno dei più grandi artisti della nostra città. Da allora abbiamo deciso di organizzare sempre iniziative in suo ricordo. Ritrovandoci insieme alla parte sana della città accanto a lui. Dobbiamo continuare a farlo perché, utlimamente,  ci siamo un po’ persi come comunità. Per questo manterremo sempre la sua memoria. Non c’è Napoli senza Pino Daniele e non c’è Pino Daniele senza Napoli. Anche in suo nome continueremo a lottare  per difendere l’immagine di una città che continua a produrre grandi iniziative artistiche e culturali. Dobbiamo promuovere il meglio isolando e combattendo la cialtroneria e l’inciviltà”. Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico, Gianni Simioli, che hanno partecipato all’iniziativa organizzata insieme a Michele Sergio e Massimiliano Rosati del Caffè storico Gambrinus, nel corso della quale sono stati distribuiti gratuitamente i “Pinucci”, dolci realizzati apposta per l’occasione come tradizione dell’evento vuole.

Leggende napoletane indimenticabili 

E così dopo San Gennaro, mi piace pensare che c’è un secondo santo Patrono di Napoli, sei tu Pino Daniele. Sei il custode della nostra identità culturale, quella che hai contribuito a diffondere nel mondo attraverso la tua musica.

Dimmi se sei tu quell’angelo vero, non andare via…il tempo della musica, ti aspetto qui davanti al tuo murales con malinconica gioia. 

Grazie Pino Daniele, continua a emozionarci da lassù. 

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