
Vi capita mai di essere giù di morale in una stanza grigia, ma di ritrovare il sorriso e lo stupore in una stanza bianca e rosa? Niente paura, si tratta del potere della cromoterapia, ossia dei colori. Ogni tonalità ha un effetto sul nostro umore, ci avevate mai pensato?
La cromoterapia viene applicata anche in campo medico per curare la depressione – soprattutto dopo un lutto-o per aiutare quanti soffrono di disturbi alimentari.
Da bambini siamo tutti attirati dai colori e iniziamo a sorridere alla vista di toni sgargianti. Le persone creative sono quelle che si circondano di arcobaleno, il rosso, il bianco, il giallo, il blu, il rosa e il viola e via con tutte le sfumature possibili.
Ogni anima ha un colore suo proprio e quando vede quella tonalità riflessa all’esterno ne resta colpito, perché? I colori influenzano i nostri pensieri e il nostro modo d’essere e ci permettono di esplorare il nostro animo, facendo riemergere memorie emotive sepolte.
La cromoterapia o terapia dei colori è un tipo di medicina alternativa che permette l’utilizzo dei colori per favorire uno stato di benessere nei soggetti affetti da patologie organiche o emozionali. E già Aristotele, filosofo greco, sosteneva che il colore è un cosmetico e una medicina.
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Cosa esprimono i colori?
Ogni colore può essere associato ad una emozione e per questo può influenzarne lo stato d’animo: il verde può indurre calma (ecco perché è utilizzato nelle scuole e negli ospedali), l’arancione dona pace e armonia, ma anche entusiasmo; il viola è il colore dello spirito, del mistero ma anche della tristezza e del tormento (motivo per il quale nel bouquet delle spose è vietato!), il rosa invece dona speranza e sicurezza, trasmette gentilezza (ecco perché lo ritengo il mio colore preferito! Scusate la divagazione!) e tranquillità, ispira amore.
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Il blu richiama il mare e il cielo, ma è usato per indurre calma, armonia, silenzio. Il giallo è per eccellenza il tono del calore, della lice e ispira gioia, leggerezza, serenità.
In cosa consiste la cromoterapia?
Una seduta di cromoterapia prevede l’immersione in una piscina di colori alternati, che stimolano dei recettori in grado di alleviare lo stress e il decorso post operatorio di alcuni pazienti, che hanno subito interventi chirurgici o che sono vittime della depressione. Le luci colorate si accendono a intermittenza con un timer andando a colpire i punti del corpo da curare. La Cromoterapia è utilizzata anche sulla pelle tramite uso di laser colorati: la terapia fotodinamica va ad influenzare l’ipotalamo, sulle ghiandole pineali e pituitarie e favorisce lo sviluppo della serotonina e di altri ormoni del benessere.
La cromoterapia viene spesso associata alla luminoterapia con la proiezione di fasci colorati su tutto il corpo andando a lavorare sulle zone doloranti o malate.
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Grazie alla terapia del colore si può guarire da un lutto: il nero è il tono emblematico della perdita e si usa per comunicare agli altri il proprio dolore, ma anche per rispetto nei confronti del defunto. È importante utilizzare la cromoterapia per superare il dolore: la guarigione energetica parte proprio dalla visualizzazione di colori, ma anche indossando un colore che ispiri, ritinteggiando una parete della stanza del defunto con una tonalità pastello perché la frequenza di quel colore possa dare sollievo a chi l’osserva.
Guarire con la cromoterapia è possibile e indolore: i colori vengono assorbiti dal corpo umano – come già avevano capito Greci ed Egizi- e restituiscono benefici già dopo due settimane di esposizione.
Anch’io, quando ho subito la perdita di mia nonna ho intrapreso la cromoterapia, tinteggiando la sua stanza di rosa, un colore che -come vi dicevo- ho fatto mio per tranquillità e gentilezza.
Il dolore della perdita non sparisce del tutto, ma si addolcisce. Evviva i colori, sempre!

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!