La prima volta che ho visitato Padova sono rimasta colpita da questa suggestiva piazza, denominata Prato della Valle, uno spazio perfetto per fermarsi a riposare, o per gustare un aperitivo in uno dei numerosi bar lungo i portici, o semplicemente per rilassarsi nella zona verde adiacente il colonnato di statue. Prato della Valle è una tra le piazze più grandi e più belle d’Europa ed è, senza dubbio, il cuore pulsante della città di Padova.
Le piazze, le strade, si sa, hanno un vissuto e fanno la storia di una città e del suo popolo. Quante ne ha viste Prato della Valle nei secoli e oggi si avverte l’energia che sprigiona questo spazio senza tempo.
Appena si arriva nei pressi di Prato della Valle si avverte un senso di pace e di grandezza, che ne fanno una piazza monumentale di inestimabile bellezza, e non solo perché raccoglie testimonianze dell’antica Patavium, questo è il nome latino della città, offrendo uno scenario di colori di rara bellezza.
E devo ammettere che anche gli scatti realizzati in questa piazza assumono dei colori sgargianti e fuori dal tempo, quasi fossimo in un dipinto. I colori sono talmente belli e luminosi che le foto non necessitano di post-produzione. Un vero artificio magico, potremmo dire!
Indice dei contenuti
Perché si chiama Prato della Valle?
La prima domanda che sorge spontanea è perché questa piazza sia stata denominata in tal modo ed è presto detto: Il vasto Prato senza erba nel cuore di Padova prende il nome dalla parola Latina pratum, che indica proprio lo spazio ampio a scopo commerciale, segno che è da sempre stato un luogo di mercato, e la parola valle invece rimanda alle origini paludose dell’antica Patavium.
LEGGI ANCHE ”Padova, perchè visitare San Leopoldo”
La piazza si presenta di forma ellittica con un’isola centrale detta Memmia in ricordo del nobile veneziano Andrea Memmo, che decise di riconfigurare questa piazza. L’isola Memmia è attraversata da un canale ed è decorata da una doppia fila di statue numerate.
Quante sono le statue in Prato della valle a Padova?
Uno dei punti di forza di Prato della Valle è proprio la presenza delle 78 statue (in origine dovevano esserne 88) che formano un doppio anello e passano in rassegna i personaggi più celebri che hanno attraversato nel corso della loro esistenza la città di Padova.
Sicuramente, tra i personaggi più celebri che si possono ravvisare nelle statue di Prato della Valle c’è l’antico fondatore della città Antenore che, secondo la tradizione tramandata da Virgilio, sarebbe approdato qui nel 1132 a.C. Seguono poi Tito Livio, Petrarca, Torquato Tasso, Ariosto, Mantegna e Galileo. Nei giardinetti dell’isola Memmia di Prato della Valle si fermano coppie di fidanzati, rapiti dalla magia del luogo, bambini con le famiglie e turisti in cerca di qualche ora di riposo e meditazione. Il silenzio e la pace che si avvertono in questo Prato sono indescrivibili. Qui è come se il tempo fosse fermo, i colori avvolgono con la loro emozione e si percepisce la storia di Padova.
Prato della Valle curiosità
Una delle attività da praticare in questa piazza monumentale è sicuramente una passeggiata o una corsa per ricaricare le energie, un giro in bicicletta che permette di assaporare l’aria fresca primaverile o quella più pungente dell’autunno. Inoltre, a pochi passi dalla piazza c’è l’orto botanico e ad uno degli angoli si erge la basilica di Santa Giustina. Quest’ultima rimanda a una delle martiri che furono uccise durante le persecuzioni contro i cristiani nell’antico circo che sorgeva in quest’area.
In epoca romana qui si ergeva lo Zairo, un vasto teatro che oggi è stato trasformato in un elegante ristorante di cucina pugliese, conservandone l’antico nome.
Prato della Valle nel Medioevo ospitò gare e giostre e feste pubbliche nonché fiere, ed anche oggi si mantiene questo suo carattere di aggregazione multiculturale attraverso eventi e il mercato cittadino, occasioni per trovare offerte a buon prezzo e per incontrare persone di ogni luogo.
Il mercato si svolge ogni sabato e conta più di 160 bancarelle, ma uno degli eventi che maggiormente riempie la piazza di Prato della Valle sicuramente è la festa di Sant’Antonio, il 13 giugno: la statua del Santo viene portata in processione e una miriade di pellegrini la segue. A questa festività si aggiunge una fiera e una serie di eventi. Inoltre, due volte all’anno, Capodanno e Ferragosto diventano occasione per vivere un momento imperdibile con i fuochi d’artificio che regalano emozioni in un turbinio di colori ad una folla in festa che si raduna appositamente in questo luogo.
Statue di donna per la parità di genere
Al progetto di Andrea Memmo è stato proposto da tutta la giunta comunale l’aggiunta di una statua femminile di spicco nel panorama Veneto, si tratterebbe di Elena Cornaro Piscopia, nota come la prima donna ad aver conseguito una laurea in tutto il mondo, figlia di un nobile della Repubblica di Venezia, dopo aver studiato all’università, prese i voti come benedettina.
Se vi capita di visitare Padova, non potete mancare la foto a Prato della Valle con il colonnato e la chiesa di Santa Giustina sullo sfondo. Il risultato sarà molto suggestivo.
E per trasmettervi le sensazioni che ho provato a Prato della Valle vi lascio con le parole di Fabrizio Caramagna: se ci fate caso, al tramonto le piazze trattengono sempre un po’ di meraviglia…
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!