NAPOLI- Dove sono gli agenti della Municipale? O meglio, se ci sono che cosa hanno di meglio da fare? La domanda sorge spontanea di fronte allo scempio a cui hanno assistito numerosi passanti, scandalizzati e stupefatti, questa mattina in pieno centro storico a pochi passi da Piazza del Gesù Nuovo: alcuni ragazzi, probabilmente studenti, si sono arrampicati sulle sculture della storica Fontana di Monteoliveto, usandola come indisturbato solarium. Tutta la scena si è svolta nell’indifferenza totale delle forze dell’ordine, in primis dei Carabinieri della Caserma Pastrengo, che ha sede proprio a pochi metri dalla suddetta fontana.
Quest’ultima è stata più volte vittima di abusi e di atti vandalici: verniciata, ricoperta di scritte offensive, riempita di rifiuti. Non solo stupide bravate, ma anche pericolose per la propria vita. Il caso più eclatante è di pochi giorni fa, quando un giovane studente universitario ha scalato un obelisco nel cuore di Piazza San Domenico ed è precipitato senza vita, conficcando la testa nella recinzione di ferro sottostante, dopo aver perso l’equilibrio, mentre si filmava con lo smartphone.
Fontana di Monteoliveto, vittima preferita dei teppisti
Lancia l’allarme il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza,che hanno denunciato così l’accaduto:“Prima le scritte offensive e oscene o semplicemente stupide, poi i rifiuti abbandonati e ora la usano come solarium, sempre nell’indifferenza di chi dovrebbe e potrebbe intervenire per tutelare la fontana di Monteoliveto e non lo fa, preferendo girare la testa dall’altro lato- ed hanno aggiunto -come fanno i Carabinieri, che hanno la caserma a pochi passi con tante stanze che si affacciano proprio sulla piazza che ospita la fontana, a non accorgersi di quel che accade? La cosa migliore sarebbe quella di recintare la fontana per salvaguardarla dai teppisti”.
La storica fontana di Monteoliveto per il re Carlo
La storica fontana di re Carlo II di Spagna fu posta a limitare la lunghissima Via delle Corregge, solitamente percorsa da carrozze e carri merci. Il monumento fu iniziato per volere del vicerè Don Pedro Antonio d’Aragona come ringraziamento al re nel 1668. Da allora è sempre stata un vanto per gli abitanti della zona e punto di riferimento per la movida di giovani e giovanissimi, trasformandosi ben presto in una discarica a cielo aperto. Nel disegno originale, la fontana era provvista di recinzione di ferro proprio per evitare atti vandalici di tal genere. Il consigliere Borrelli avanza la proposta di farla recintare nuovamente. Le foto scattate questa mattina parlano da sole e non hanno bisogno di ulteriori commenti. Tocca agli organi competenti dare una spiegazione ai cittadini: se si tutela così il patrimonio storico della città, cosa c’è da aspettarsi in altri contesti?
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!