NAPOLI-Il 23 aprile Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore significa,per l’UNESCO, immortalare i libri e i loro autori per diffondere le culture di tutti i Paesi del mondo.
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La festa del libro chi l’ha inventata?
Nasce in Catalogna l’idea di lanciare il libro attraverso l’omaggio floreale di una rosa.Questa brillante iniziativa dell’UNESCO come funziona a Napoli?
L’abbiamo chiesto a più librai del centro storico nei pressi di Piazza Dante e le risposte fanno intendere la “crisi della lettura”, come ci ha spiegato Luigi, impiegato alla libreria Pacifico:” A Napoli le vendite dei libri scolastici e di narrativa son calate del 75%, nonostante ci sia uno sconto anche del 20% su tutti i libri- e aggiunge-abbiamo allestito fuori al negozio bancarelle con libri anche ad un euro, ma nessuno acquista costantemente da oltre cinquant’anni, resistiamo perché crediamo nei corsi e ricorsi storici, ad un certo punto della vita ci sarà una nuova schiarita”.
C’è chi è più realista “I giovani sono confusi” interviene Don Alfonso Panalican, sacerdote filippino di 55 anni-Sono in Italia da venticinque anni tra poco sarò trasferito all’estero, ma quello che ho avuto modo di notare è che i giovani non hanno troppa voglia di leggere, preferiscono passare ore sui social, hanno poca fantasia,amano la tecnologia e la letteratura solo attraverso internet- e conclude- cosa potrei fare per contribuire al rilancio del libro? Regalare in parrocchia alcuni libri di narrativa per avvicinare i ragazzi al cartaceo, forse. Il grido d’allarme dovrebbe partire dalla scuola,non più dalla famiglia,visto che proprio quest’ultima ora più che mai è poco attenta ai problemi dei giovani.
Festa del libro o era dei social?
La vita odierna è frenetica segue i suoi ritmi, nessuno vuole approfondire le sue conoscenze culturali in biblioteca, come si faceva una volta, bastano pochi secondi e il mago internet apre gli orizzonti. E poi a scuola la grammatica non si conosce più ed il compito d’italiano diventa lo specchio degli asini.
Una proposta affinché i libri non vadano al macero?
Una commessa libraria di Tullio Pironti propone: “Regaliamo,se è possibile, libri d’autore ai docenti perché sono loro i responsabili,proponiamo la lettura di un libro di narrativa almeno una volta al mese, così i ragazzi devono per forza leggere e avere un giudizio”.
Una volta il libro era il miglior amico dell’uomo,oggi viene deliberatamente lasciato a casa a prendere polvere come un semplice soprammobile.
Spegniamo il pc ed accendiamo la fantasia che solo un libro sa far viaggiare!
Foto a cura di FuRu
Super Mamma, giornalista e scrittrice. Ha tante passioni, ma l’amore per la recitazione vince su tutte. Ha collaborato con testate locali come La Riviera, Libero, Lo Strillo, Il Giornale di Napoli- Il Roma, Politica Meridionalista. Opinionista satirica su Canale 50 di Pisa (L’Impallato e Panni Sporchi). Ha scritto due libri “Napoli Antica e Napoli Polemica”; “Vincenzo Dattilo, il più napoletano dei napoletani” editi da Firenze Libri.