
Vivere un mese lontano dai social network…è possibile? Perché no!? Secondo la campagna lanciata da Royal Society for Public Health (RSPH) Scroll Free September stare lontani dagli smartphone per una trentina di giorni migliorerebbe la salute fisica e mentale. Prendersi una pausa dai social network è fondamentale per ritrovare il giusto equilibrio psicofisico. E soprattutto per vivere nuovamente la propria privacy.
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Quanto usiamo lo smartphone?
Facciamo un uso spropositato e scorretto dei social, condividendo la nostra posizione geografica (ottima spia per i ladri di appartamenti, sempre a caccia di bottino), spesso spiamo a nostra volta le vite degli altri, scateniamo liti e fraintendimenti, diventiamo ossessivi nel seguire partner, amici e familiari.
Sarebbe davvero l’ora di smettere questa follia. È stato scientificamente provato che passare intere giornate incollati allo schermo del telefonino provoca sbalzi di umore, aumento dello stress e ha effetti negativi anche sulla spina dorsale. Perché? Ogni giorno usiamo lo smartphone per telefonare, messaggiare, condividere foto, sbirciare su Facebook ed Instagram le vite altrui. E tutto questo lo facciamo inclinando la testa verso il basso per ore senza renderci conto che a lungo andare si possono verificare alterazioni di postura e dolori cervicali e lombari.
Postura corretta e smartphone
La postura corretta per leggere dal telefonino è quella con schiena appoggiata alla sedia e mento verso l’alto. Quindi meglio sollevare lo smartphone per favorire l’equilibrio della spina dorsale. Stare tanto tempo collegati ai social fa male anche alle articolazioni delle mani e delle dita, che nel lungo periodo risentiranno di tendiniti e intorpidimenti. Prima di arrivare alla necessità di fisioterapia gli esperti consigliano di lasciare per qualche ora il telefonino da parte e di allenare le dita delle mani chiudendo ed aprendo quest’ultime come per salutare. In questo modo restituiamo elasticità alle articolazioni rimaste nella stessa posizione a sostenere lo smartphone per ore.
Lo smartphone migliore è la nostra testa
Nonostante i numerosi avvisi e consigli da parte di medici e posturologi gli internauti non riescono proprio a fare a meno del proprio telefonino, tanto che anche la notte si tende a tenere lo smartphone acceso sotto il proprio guanciale o nel letto. Sono tutti comportamenti sbagliati e inappropriati che alterano il normale ciclo di sonno e quella produzione di melatonina fondamentale al miglioramento di umore e di energia fisica, costringendoci ad una veglia forzata che non fa rigenerare l’organismo.
Ci sono delle apposite app per regolare sia la luce blu emessa dagli smartphone, come ad esempio F.Lux su Google Play, ma anche dispositivi all’interno degli IPhone che abbassano le emissioni luminose dello schermo.
Stare lontani dallo smartphone è davvero una impresa difficile, ma non impossibile. La campagna inglese dello scroll free September mira a restituire una vita più sana e meno virtuale a tutti, ma soprattutto vuole educare ad un corretto uso di questo importante mezzo di comunicazione che sta prendendo il sopravvento sui nostri corpi e sulle nostre menti. In questi trenta giorni meglio ricorrere alla lettura di un buon libro.
Ce la faremo davvero a stare meno ore collegati ai social network senza cadere in tentazione?

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!