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Giornata contro gli Sprechi, gli italiani? Amanti del consumismo

giornata contro gli sprechi alimentari

Oggi, 28 ottobre, è stata celebrata la Giornata Mondiale contro gli Sprechi, nel senso ampio della parola, perché è compreso anche quello alimentare. Una società consumistica, come la nostra, ci permette di osservare bene il fenomeno, puntando in primis alla famiglia. È proprio qui che vengono fatti gli sprechi maggiori. E a confermalo è Irene, settantacinque anni, napoletana del Vomero, che vive da sola: “Esco ogni mattina con lo scopo di fare una passeggiata, poi mi infilo in un supermercato e comincio a comprare tanto cibo, dimenticando di avere già una buona scorta in freeezer- ed aggiunge-Non dovrei mangiare molto, sono obesa con problemi di salute gravi, voglio dimenticare di essere sola. Sprecare energia, acqua e alimenti   è sempre più frequente. Ci sarebbero molti modi per evitare di consumare più del dovuto.

Lo spreco è una dipendenza

E così lo conferma anche Marco C., di trent anni : “Ho da quattro anni una compagna che lavora, abbiamo due figlie gemelle di tre anni, facciamo i conti in tasca per far quadrare il bilancio, compriamo soprattutto cibi surgelati, pronti al momento- ed aggiunge- Non seguiamo la moda, compriamo abiti in saldo. Abbiamo da parte un piccolo risparmio per una probabile spesa urgente, ma con tutte le utenze da pagare difficimente riusciamo a risparmiare”.

Poco risparmio e tanto spreco

E a fotografare la realtà sono anche  i risultati ISTAT, che ha sottolineato come solo l’8,6% tenda al risparmio, un dato che è sempre più in calo. Anche se in alcuni settori c ‘e’ stata una ripresa, i giovani lavoratori difficilmente hanno limitato i propri consumi, perché non vogliono rinunciare a nulla.
Per questo comprano auto di lusso, spendono in ristoranti, tavole calde, viaggi esotici, sborsando cifre da capogiro, che vanno oltre i loro guadagni.Il loro motto e'”meglio vivere un giorno da leone, che cento da pecora”.

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