
Napoli vanta tra i tanti monumenti e chiese d’epoca anche un nutrito numero di santi stranieri, sono circa 52 i protettori della città, venuti da lontano e sepolti nel ventre dell’antica Neapolis. Tra essi ricordiamo Santa Patrizia, compatrona di Napoli insieme a San Gennaro e protettrice delle donne nubili.
E’ possibile ammirare le sue reliquie percorrendo le vie di San Gregorio Armeno, giungendo così al chiostro ed alla chiesa che portano il nome della stessa via. Le suore di clausura custodiscono gelosamente e con grande cura l’ampolla con il sangue della venerabile Santa Patrizia.
Chi è Santa Patrizia?
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Un prodigio, quello della liquefazione ematica, che da secoli si ripete ogni venerdì presso la chiesa di San Gregorio Armeno.
La giovane apparteneva ad una nobile famiglia che discendeva dall’imperatore d’Oriente Costante ll. Dopo la morte di suo padre, la giovinetta con un gruppo di coetanee spinta dall’amore di Cristo lasciò ogni cosa per recarsi nella terra di Gesù. Ma un forte nubifragio marino fece affondare la sua navicella e per una serie di circostanze approdò a Napoli.

Destino? Penso proprio di sì! E così la futura Santa Patrizia restò molti anni ospite del monastero dei santi Marciano e Nicandro. Qui plasmò il suo animo secondo sentimenti di amore per il prossimo e per i poveri.
Una preghiera per trovare marito o aiuto economico
Si distinse per l’aiuto psicologico che seppe dare alle donne nubili in difficoltà economiche (motivo per il quale oggi viene invocata soprattutto dalle donne zite, ovvero quelle in cerca di marito).La santa andò poi dal Pontefice per essere consacrata suora.
Già in vita sono molti gli interventi divini di Patrizia in aiuto delle giovani napoletane e la futura Santa con il suo carisma conquistò il cuore e la fiducia di tutta Napoli.
Santa Patrizia, così come Santa Maria Francesca, ben presto si ritrovò affaticata al massimo e già debole di costituzione morì giovanissima e fu sepolta nel monastero dei padri benedettini dei Santi Nicandro e Marciano.
Le seguaci di Santa Patrizia continuarono il culto della venerabile e ottennero ospitalità nel monastero di San Sebastiano.

Nel 1864 le patriziane furono accolte a San Gregorio Armeno dove fu traslato anche il corpo di Santa Patrizia.Napoli antica nei meandri oscuri della city custodisce un grande tesoro. Una donna fiera di sè,consapevole delle sue virtù, ma umilissima e devotissima alla fede in Dio.Nata ricca volle sacrificare ogni cosa per aiutare il popolo.Ancora oggi dopo tanti secoli la chiesa di SN Gregirio Armeno; conosciuta dalla gente comune come Chiesa di Santa Patrizia sorge nelle adiacenze di San Biagio dei Librai e Piazza San Gaetano.

Chi approda a Napoli per comprare i pastori del Presepe non può non entrare nella chiesa di Santa Patrizia. E c’è chi non trova ancora il suo principe azzurro e sosta in preghiera davanti alla tomba della Santa dicendo:
“Santarella mia, pensaci tu a trovarmi una buona via”
E a queste parole chiedono di baciare la sacra ampolla contenente il sangue divino della Santa.
Il miracolo del sangue di santa Patrizia
Pochi sanno che San Gennaro non è l’unico a fare il miracolo nell’ampollina di sangue, a Napoli c’e’ anche Santa Patrizia. Nei secoli hanno sempre narrato che un cavaliere molto triste perché gravemente malato si mise a pregare sulla sua tomba e vegliò anche la notte per chiedere la guarigione.
Molto agitato aprì l’urna, che conteneva le spoglie della santa, e tolse un dente alla vergine sepolta. Così uscì tanto sangue vivo, che venne raccolto in due ampolline e custodito fino ad oggi.

Ogni anno, il 25 agosto, potete ammirare lo scioglimento del sangue. Ci sono però anche due giorni della settimana in cui Santa Patrizia fa miracoli speciali per tutti quelli che con fede assistono alla messa e allo scioglimento del sangue: il martedì mattina e il venerdì mattina.

Sono tante le testimonianze di persone miracolate da brutti mali, situazioni economiche complesse e donne in cerca di un affetto sincero.
Dunque,tra una sfogliatella e un pastore del Presepe, non restiamo indifferenti alla Santa che vive sempre nei nostri cuori.
Super Mamma, giornalista e scrittrice. Ha tante passioni, ma l’amore per la recitazione vince su tutte. Ha collaborato con testate locali come La Riviera, Libero, Lo Strillo, Il Giornale di Napoli- Il Roma, Politica Meridionalista. Opinionista satirica su Canale 50 di Pisa (L’Impallato e Panni Sporchi). Ha scritto due libri “Napoli Antica e Napoli Polemica”; “Vincenzo Dattilo, il più napoletano dei napoletani” editi da Firenze Libri.