Studenti sotto pressione
Studiare fa male? Sarebbe fonte di stress e di problemi emozionali per numerose studentesse britanniche. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori di Londra.
GRAN BRETAGNA- Gli studenti più infelici d’Europa? Quelli britannici. Lo studio sarebbe alla base di numerosi problemi emotivi per le studentesse britanniche, soprattutto per quelle che provengono da minoranze etniche. Lo ha dimostrato uno studio condotto dai ricercatori universitari del College di Londra in collaborazione con il centro Anna Freud.
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Perchè studiare fa male?
Lo studio è stato condotto tramite dei questionari, compilati da 1600 studenti di età compresa tra gli 11 ed i 13 anni nel 2009 e attraverso l’osservazione dell’evoluzione dei soggetti fino al 2014. Le ragazze soggette a disturbi emotivi, tra questi stress e nervosismo, sono salite dal 13 al 20%. Il dottor Elian Fink ha spiegato: “ Cinque anni è un periodo relativamente breve di tempo, quindi siamo rimasti sorpresi di vedere un tale picco di problemi emotivi tra le ragazze. Sono necessari degli interventi più efficaci, tra i quali incoraggiare gli insegnanti a fare domande alle studentesse riguardo le loro emozioni e sentimenti”.
Depressi soprattutto studenti stranieri. Studiare fa male, ma anche il bullismo incide.
I ricercatori hanno evidenziato che la maggioranza degli intervistati era costituita da bambini appartenenti a minoranze etniche, circa il 38%. In poche parole, sono le studentesse britanniche, ma di etnia diversa, a soffrire maggiormente di scompensi emozionali legati allo studio. Le domande poste nei questionari contenevano quesiti quali: “Sei spesso infelice o giù di morale?”. I problemi maggiori di instabilità emotiva sono connessi non solo all’eccessiva pretesa di un alto rendimento scolastico, ma anche al bullismo, alle pressioni sessuali e a problemi familiari (famiglie allargate, divorzi).
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!