Adoro il Natale! C’è poco da aggiungere. Basti pensare all’atmosfera magica delle luci natalizie, al profumo dei panettoni e dei pandori appena sfornati…alla voglia di donare, ancora prima che al ricevere doni. Vivo tutto l’anno in attesa del Natale e dei suoi mercatini.
C’è chi lo ama, chi lo odia e chi lo aspetta da una vita il Natale perfetto. È anche l’inizio dei bilanci di fine anno, forse per questo molti non vedono l’ora che passi in fretta.
Da sempre ho atteso il Natale come un momento magico in cui tutto diventa possibile. Forse è il retaggio di una infanzia vissuta in un memorabile avvento, fatto di desideri, speranze, preparazioni in cucina accanto a mia nonna e a mia madre.
Riesco ancora a percepire odori e voci lontane nel tempo. Tutto sembra vivere ancora dentro di me. Quei ricordi li porto sempre con me. È l’unica cosa che nessuno mi potrà mai portare via.
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A Natale puoi perdonare
Il Natale dei ricordi…
Mia nonna Ida aveva questa sua tradizione di preparare delle decorazioni naturali con arance, cannella e chiodi di garofano
Ricordo ancora il profumo della scorza di arancia con chiodi di garofano e cannella: mia nonna Ida aveva questa sua tradizione di preparar delle decorazioni naturali con questi deliziosi ingredienti, che diffondevano un profumo indimenticabile in tutta la casa.
Il Natale lo sentivo arrivare già alla fine di novembre, quando in casa iniziavano a tirare fuori liste della spesa infinite, la casa cambiava aspetto, iniziavano le telefonate a zii, prozii e parenti per avere la conferma della loro presenza a tavola. E poi, si tiravano fuori dal ripostiglio gli abeti artificiali e le palline rosse di vetro (che ahimè, nel corso degli anni ho rotto in modo maldestro), il mini Presepe da mettere ai piedi dell’abete… E non mancavano mai le caldarroste. Immancabili le storie raccontate dalle nonne a noi nipotine per spronarci ad essere più buone, altrimenti Babbo Natale non si sarebbe fermato sotto il nostro albero. E quindi, niente regali. Solo carbone.
Il Natale ti invita a pensare: a te, al passato, a quello che verrà. Soprattutto, ti invita a ricordare chi non c’è più. La neve, la pioggia e il freddo pungente ricoprono tutto di silenzio e, in questo raccoglimento, la mente inesorabilmente vola verso i ricordi.
Grinch o Santa Claus?
L’avvento è quel periodo dell’anno che cospira contro i più cinici, i più tiepidi ed insensibili, riuscendo a farli emozionare e commuovere. Eh già, perché tutti avranno vissuto un Natale magico con i propri cari, ma poi il tempo crudele e beffardo glieli ha portati via troppo presto, insieme alla felicità. E così, ogni anno, quando il rito del Natale si ripete, si rinnova anche il dolore di chi crede di aver perso lo spirito delle feste. E allora vede in ogni lucina, in ogni Presepe o vetrine addobbate un motivo per odiare tutto ciò che ha vissuto e non riesce più a vivere.
Eppure, a Natale i miracoli accadono! I fratelli si ritrovano, i nemici depongono le armi, c’è voglia di pace, di armonia, di amore. Ci sono parenti che hanno popolato per anni le nostre tavole ai Cenoni della Vigilia, ma poi…sono spariti, ci hanno detestati, ripudiati, o peggio, cancellati.
E ogni anno, la Vigilia torna puntuale a ricordarci che aldilà delle mangiate senza senso, oltre ai chili di troppo e all’acidità di stomaco fino a Santo Stefano c’è ancora una gran voglia di abbandonarsi alla magia del Presepe, al suo significato profondo.
E anche se a 40 anni, ormai, abbiamo superato il trauma di “Babbo Natale non esiste!”, c’è ancora il desiderio di credere che “tutto può succedere”, che a Natale puoi fare tutto quello che non puoi fare mai.
Possiamo amare chi non ci ha mai amato, possiamo perdonare il male ricevuto, semplicemente archiviandolo.
Possiamo decidere di cambiare atteggiamento, di migliorarci, di ammettere le nostre colpe.
È possibile creare nuovi Natali da ricordare, senza mai dimenticare quelli vissuti.
Ho una grande tristezza nel cuore, ogniqualvolta ricordo tutti quei volti e quei dolci sorrisi dei miei Natali passati, ma non smetterò mai di aspettare questo magico periodo dell’anno.
Nessuno può restituirci la magia del Natale se non la semplicità con la quale lo vivono i bambini.
Ritroviamo dentro di noi quel fanciullino sopito, abbattuto dalle tempeste della vita, intristito dalle perdite dei propri affetti, ma ancora vivo e pieno di voglia di amare.
Che sia un Natale meraviglioso e indimenticabile per tutti!
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!