NAPOLI- Degrado e cumuli di rifiuti popolano la “galleria fantasma”, come ormai chiamano la Galleria Principe nella zona del Museo. Un tempo fiore all’occhiello della città, passaggio di nobiluomini e intellettuali che dall’Accademia Belle Arti si recavano in visita al Museo Archeologico Nazionale. La Galleria avrebbe dovuto essere sede di locali commerciali che riqualificassero le adiacenti Via Pessina e Via Broggia, favorendo il turismo. Ed invece? Grande delusione per chi osa entrare. Sporcizia e materiali di risulta sono abbandonati un po’ qua e là, sotto un porticato giace un clochard sdraiato sui propri resti biologici. Una scena da brivido per il turista che si avventura alla scoperta di uno dei gioielli della città caduto in rovina nell’indifferenza totale.
Via Pessina muore lentamente e con essa il commercio
Le impalcature rivestono questo monumento da ormai due anni, e nonostante sia stato emanato un bando per favorire la rinascita di nuovi locali commerciali, la situazione non è cambiata di una virgola. Il bando, emanato il 12 agosto 2015, per l’assegnazione dei locali prevedeva che le spese di ristrutturazione fossero a carico degli assegnatari con l’aiuto dei commercianti all’esterno ed all’interno della galleria. Ad oggi nessuno di essi sa a chi sia stata assegnata o a chi potersi rivolgere.
All’interno della struttura spettrale fanno capolino le tracce di una o due associazioni giovanile, una di queste è stata vandalizzata pochi giorni fa. La Galleria Principe è ufficialmente lo specchio della realtà che si respira nella zona: abbandono e indifferenza. “Via Pessina è commercialmente morta” a denunciarlo sono gli stessi commercianti dell’arteria stradale, collegamento principale tra Piazza Dante ed il Museo,oggi prigioniera di una ZTL ancora sconosciuta a molti e di un degrado strutturale e urbanistico che pesa sul commercio.
Francesco Parmiciano, Presidente del Centro Commerciale Naturale Museo ha così descritto la situazione: “La Galleria Principe Umberto è una delle strutture più antiche ed importanti della nostra città, ma invece di valorizzarla, l’hanno abbandonata a se stessa: sotto i porticati trovano rifugio barboni, spesso ubriachi. I porticati andrebbero chiusi. Ormai sono due anni che è completamente cinta da impalcature, ma non si arriva mai ad una apertura ai negozi o ad altre attività culturali, che favoriscano la riqualificazione della zona. Inoltre, questa ZTL andrebbe rivista: o chiudono tutta la strada al traffico o la riaprono completamente- ed ha aggiunto- Le attività commerciali sono fortemente danneggiate da questo limbo urbanistico, perché, non essendoci parcheggi, i probabili clienti non arrivano a Via Pessina. La strada di Via Broggia è stata solo parzialmente asfaltata in occasione della visita di Papa Francesco, ma resta una immensa buca che ha causato parecchie cadute ed incidenti nelle scorse settimane. Le nostre segnalazioni sono state vane”.
Dello stesso parere è anche Carmine Fonderico, Vicepresidente del Centro Commerciale Naturale Museo, che ha ribattuto: “E’ necessaria una collaborazione con le istituzioni perché vi sia maggiore tutela ambientale e commerciale della zona di via Pessina. Sarebbe opportuno che vi fossero una serie di iniziative volte a valorizzare questa strada, ormai abbandonata a se stessa e posta ai margini della città. Mancano infatti i controlli delle forze dell’ordine, la strada è sporca e le blatte che si affacciano sui marciapiedi ne sono una prova- ed ha concluso-Un vero peccato non trasformarla invece in un punto di forza come attrattiva turistica e commerciale. L’aspettativa mancata è peggiore del danno economico e culturale che è stato provocato”.

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!