
Salutare l’estate non è mai semplice: vuol dire che un altro anno se ne va e siamo un po’ più vecchi (per dirla alla maniera dei Righeira).
Eppure, per chi ha la fortuna di vivere a pochi passi dal mare, il sapore della stagione estiva non si perde mai.
C’è chi si ammala di “deep blu post summer”, ovvero di depressione post vacanze, e vive male il rientro alla normalità e poi ci sono quelli come me, che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno: l’estate è sempre lì a portata di mano, basta sedersi di fronte al mare e lasciarsi avvolgere dalla sua immensa bellezza.
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Come si mangia a La Dragonara
Ogni anno, verso la metà di settembre, ho il mio modo personale di esorcizzare l’ansia da rientro: dire arrivederci all’estate con un bel pranzetto a base di pesce e rigorosamente a tavola con di fronte il mare.
È come se pranzassi “a tu per tu” con l’amico di ogni estate: il mare, appunto.
E come ogni tradizione, c’è un posto che ho scelto per ripetere questo rito: la spiaggia di Miseno, alla quale sono particolarmente legata da ricordi e legami famigliari.
Questa vasta distesa di sabbia vulcanica è una località particolarmente ricercata per i benefici dell’elioterapia. I raggi del sole surriscaldano la sabbia e donano benefici a chi ha problemi di callosità ai piedi, dolori ostoarticolari.

In questa splendida insenatura, si affaccia il ristorante La Dragonara, già nota location protagonista di una delle scene finali del film di Vincenzo Salemme “L’amico del cuore”, interpretato dallo stesso insieme agli amici e colleghi Carlo Buccirosso e Maurizio Casagrande.
Questo affascinante ristorante si fa subito notare per la sua posizione panoramica e per il colore azzurro dell’interior design. E’ il posto ideale per salutare l’estate o assaporarne gli ultimi scampoli.
Il motivo marino circonda tutto il locale e da subito l’impressione di abbracciare con lo sguardo tutta la spiaggia di Miseno con il suo splendido mare.
A La Dragonara l’estate a tavola
Tra una portata e l’altra l’attenzione viene catturata da quel magico luccichio dei raggi del sole sul pelo d’acqua.
La sala panoramica permette agli ospiti di godersi la bellezza del mare e di rilassare la mente, gustando piatti cucinati con il pesce fresco del giorno.
La scelta dei primi è davvero vasta e per chi non ama il pesce c’è sempre la pizza.
Per me La Dragonara resta una certezza di freschezza e qualità dei piatti della cucina flegrea. E così mi sono buttata su un bel primo piatto di linguine allo scoglio con pomodorini locali. Una vera bontà a base di cozze, vongole e telline.
Una frittura di calamari e gamberi, accompagnati da un bel bicchiere di buon vino bianco (possibilmente frizzantino, come piace a me!) e magari una bella impepata di cozze soddisfano anche il palato più fino.
E’ stato davvero un modo gustoso di salutare l’estate per darle appuntamento all’anno prossimo.
La grotta della Dragonara
Il ristorante prende nome dalla vicina grotta della Dragonara o Traconara (dal tracon che in latino vuol dire roccioso).
L’ingresso alla grotta è proprio sulla spiaggia di Miseno.
Si tratta di una grande cisterna scavata nel tufo con una volta a botte e cinque navate interne. Non era la sola della zona flegrea, infatti gli scavi hanno riportato alla luce anche un’altra simile tra Baia e Fusaro.
Già, ma a cosa servivano? Era utile all’ approvvigionamento delle acque dolci, utilizzata soprattutto dai Saraceni e dagli altri abitanti del luogo.
La zona flegrea è presa d’assalto dai numerosi turisti che ogni estate affollano il litorale per usufruire dei benefici del sole e della sabbia vulcanica, ma ancora pochi sanno e si lasciano affascinare dalle numerose testimonianze archeologiche presenti nella terra tra Miseno e il Fusaro.
Ora che si avvicina l’autunno, smettiamo i panni del bagnante e lasciamoci coinvolgere da quelli dell’archeologo per riscoprire i tesori nascosti della zona flegrea. E se vi viene fame, fate una sosta a La Dragonara, così vi godrete il mare e i suoi sapori.
Buon rientro a tutti!

Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!