Nel mondo della SEO, la perdita di posizioni in SERP può essere frustrante e complessa da risolvere. Se hai avuto modo di osservare l’andamento del tuo sito in SERP tramite strumenti come Seozoom, Semrush e affini, avrai notato di aver perso DA (Domain Authority) e un gran numero di keyword si sono spostate dalla prima alla terza pagina e dalla seconda alla sesta pagina della SERP di Google. Tutta colpa dell’ IA?
Non credo proprio che c’entri la Intelligenza Artificiale (che tra l’altro è un valido assistente nella scrittura, se ben orientato e addestrato) quanto invece una congerie di fattori e di concause che andremo a vedere insieme tra un attimo.
L’algoritmo di Google (e no, non sto parlando del fantastico Hummingbird, ma dell’ultimo che ha fatto danni Core Update di Marzo 2024) è in continua evoluzione e, per mantenere una posizione di rilievo, è essenziale comprendere i fattori chiave che influenzano il ranking.
Andiamo a vedere insieme approfonditamente cinque aree cruciali che potrebbero influenzare la tua visibilità online: i Core Web Vitals, l’esperienza utente mobile, gli aggiornamenti di Google, la struttura del blog e le strategie di monetizzazione. Analizzeremo anche come affrontare questi problemi e quali strategie adottare per migliorare la tua SEO e mantenere o ottenere una posizione migliore nelle SERP. O almeno, si spera, per arginare il problema dell’irrefrenabile caduta dei piccoli siti verso il baratro.
Indice dei contenuti
Core Web Vitals: l’importanza della prestazione del sito
Core Web Vitals e SEO
I Core Web Vitals sono una serie di metriche introdotte da Google per valutare l’esperienza utente di un sito web. Questi includono:
- Largest Contentful Paint (LCP): misura il tempo necessario per caricare il contenuto principale della pagina. Un LCP lento può indicare problemi con la velocità del sito.
- First Input Delay (FID): valuta la reattività della pagina durante l’interazione dell’utente. Un alto FID può causare frustrazione per gli utenti che trovano il sito non reattivo.
- Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva della pagina durante il caricamento. Un elevato CLS può causare un’esperienza utente scadente, poiché gli elementi della pagina si spostano in modo imprevedibile. Lo so che potrebbe sembrarti “un’altra lingua da imparare” quanto appena esposto, ma ti assicuro che è più semplice di quello che appare: tutto sta nel migliorare dimensione delle foto, ridurre gli elementi di disturbo come pop-up e banner pubblicitari e affidarsi a dei buoni plugin di velocizzazione caricamento sito per migliorare questi “benedetti” core web vitals. Andiamo ad analizzarli con calma.
Miglioramento dei Core Web Vitals
Per migliorare questi parametri, è essenziale adottare pratiche come:
- Ottimizzazione delle immagini: riduci la dimensione delle immagini senza compromettere la qualità e usa formati moderni come WebP.
- Utilizzo della cache: implementa tecniche di caching per ridurre il tempo di caricamento della pagina.
- Minimizzazione delle risorse: riduci il numero di script e CSS non necessari e utilizza tecniche di caricamento asincrono.
- Server e hosting: scegli un provider di hosting veloce e affidabile per migliorare i tempi di risposta del server.
Mobile vs Desktop Core Web Vitals
I Core Web Vitals devono essere ottimizzati sia per dispositivi mobili che per desktop. Tuttavia, i problemi di prestazione mobile possono avere un impatto maggiore sul ranking, poiché la maggior parte degli utenti naviga tramite dispositivi mobili. Assicurati che il tuo sito offra un’esperienza fluida su tutti i dispositivi. Ad esempio, se sul tuo sito web vuoi mantenere determinati elementi grafici, allora ottimizza la versione mobile eliminando quel “di più” che appare inutile nella homepage (banner, foto e video, popup et similia). E qualche segnale di miglioramento lo percepirai dopo qualche giorno. Ma non mollare!
Esperienza Utente Mobile: ottimizzazione e accessibilità
Ottimizzazione Mobile SEO
L’ottimizzazione per dispositivi mobili è cruciale per garantire che gli utenti abbiano una buona esperienza su smartphone e tablet. Alcuni aspetti da considerare includono:
- Design Responsive: utilizza un design responsivo per garantire che il sito si adatti a diverse dimensioni dello schermo.
- Velocità di Caricamento: le pagine devono caricarsi rapidamente anche su reti mobili lente. Riduci i tempi di caricamento ottimizzando le risorse e migliorando la compressione dei file. Come fare? Torniamo sempre al discorso di prima: ridurre tutte le immagini da PNG a Jpg, o meglio ancora a Webp.
Menu Mobile-Friendly e template responsive
Un menu mobile-friendly è essenziale per la navigazione su dispositivi mobili. Utilizza menu a discesa, pulsanti chiari e accessibili e minimizza le azioni necessarie per navigare sul sito. Anche se molti esperti del settore stanno consigliando di eliminare il menù a discesa dai template mobile dei siti. Valuta la scelta migliore per le tue esigenze.
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Eliminazione dei Pop-Up Intrusivi
I pop-up possono essere particolarmente fastidiosi su dispositivi mobili, dove lo spazio è limitato. Evita pop-up che coprono contenuti importanti o che sono difficili da chiudere. E per assurdo sarebbe opportuno eliminare proprio la pubblicità di Google con quei numerosi banner che distolgono il visitatore e lo innervosiscono nella navigazione.
Aggiornamenti Google: impatti e strategie
Helpful Content Update 2023 e Spam Update
Google aggiorna regolarmente il suo algoritmo per migliorare la qualità dei risultati di ricerca. L’Helpful Content Update 2023 ha enfatizzato l’importanza dei contenuti utili e pertinenti, penalizzando contenuti che non rispondono alle esigenze degli utenti. Allo stesso modo, il Spam Update ha mirato a ridurre la visibilità dei siti che utilizzano tecniche di spam per migliorare il ranking. Controlla sempre i tuoi contenuti, cercando di capire laddove c’è un eccesso di keyword che si ripetono, broken links e eventuali plagi di contenuto.
Strategie Post-Aggiornamento
Dopo un aggiornamento di Google, è fondamentale rivedere e aggiornare i contenuti del sito:
- Valuta la qualità del contenuto: assicurati che i tuoi contenuti siano utili, originali e rispondano alle domande degli utenti.
- Monitora le Prestazioni: utilizza strumenti come Google Search Console per monitorare eventuali cambiamenti nel ranking e apportare le modifiche necessarie.
Struttura del Blog: organizzazione e navigabilità
Alberatura del sito e organizzazione del menù
Una struttura ben organizzata è fondamentale per una navigazione fluida. Organizza i contenuti in categorie e sottocategorie logiche e utilizza un menù di navigazione chiaro e intuitivo. Google impazzisce per l’ordine e per la semplicità. Potresti, in alternativa, provare a rimandare da un articolo all’altro attraverso una buona link building interna. Ci metterai un po’, ma se non hai tantissime pagine pubblicate, potrebbe essere una buona soluzione per far risalire la tua posizione in SERP.
Riduzione della barra laterale e struttura dei contenuti
Riduci la dimensione della barra laterale per evitare distrazioni e migliorare l’esperienza utente. Se proprio non riesci a ridurla, lascia solo ciò che serve a capire chi sei e cosa offri con il tuo sito, ma elimina tutte le altre immagini e video che fanno sì da portfolio della tua attività, ma appesantiscono anche tantissimo il caricamento delle pagine del tuo sito. Organizza i contenuti in modo che siano facilmente leggibili e accessibili, utilizzando intestazioni, paragrafi ben definiti e link interni.
Monetizzazione e SEO: bilanciare pubblicità e prestazioni
Google Adsense vs Altre Strategie di Monetizzazione
Google Adsense è una delle opzioni più comuni per monetizzare un sito, ma esistono anche altre strategie come le sponsorizzazioni dirette, le affiliazioni e la vendita di prodotti digitali. È importante bilanciare la monetizzazione con la qualità dell’esperienza utente per evitare che la pubblicità intrusiva influisca negativamente sul ranking SEO.
Sembra davvero un paradosso che Google vada contro i suoi stessi interessi pubblicitari, ma questa è la dura lex dell’attuale algoritmo, che speriamo vivamente cambi presto restituendo aria ai piccoli siti che cercano di riemergere attraverso la SEO.
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No, la SEO non è morta e mai morirà, perché non si esaurisce alla semplice ottimizzazione delle keyword in un testo, ma è la capacità di adattare i contenuti ai cambiamenti dell’algoritmo e delle tendenze web. Bisogna davvero sperimentare, provare, smontare e rimontare un sito per riportarlo in alto e…ci vuole tanta, ma proprio tanta, pazienza!
Monetizzazione non intrusiva
Assicurati che le pubblicità non interferiscano con la navigazione del sito. Utilizza formati di annuncio discreti e considera l’implementazione di tecniche di monetizzazione che non penalizzino l’esperienza dell’utente. Meglio scrivere articoli sponsorizzati con link che numerosi banner pubblicitari che appesantiscono il caricamento delle pagine e disturbano la lettura.
Comprendere e affrontare i problemi che causano la perdita di posizioni in SERP richiede un’analisi approfondita di vari fattori SEO. Migliorare i Core Web Vitals, ottimizzare l’esperienza utente mobile, aggiornarsi sugli ultimi cambiamenti degli algoritmi di Google, ristrutturare il blog e gestire la monetizzazione in modo equilibrato sono tutti passaggi fondamentali per mantenere e migliorare il ranking del tuo sito.
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Implementando le strategie e le best practice discusse, potrai non solo recuperare posizioni in SERP ma anche offrire un’esperienza utente migliore e più soddisfacente. Rimani aggiornato sulle ultime novità e continua a ottimizzare il tuo sito per rimanere competitivo nel dinamico panorama SEO.
E ricorda: nemmeno Roma è stata costruita in un giorno! Tempo, pazienza e perseveranza ti condurranno all’obiettivo. Buon lavoro a noi!
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!