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La tomba di Dracula è nel cuore di Napoli: tutto quello che non sai

Dracula a Napoli

Davvero la tomba del conte Dracula è a Napoli, la mia città? Ed è sempre stata lì, a pochi passi da casa mia, nel centro della city. Non riuscivo a crederci finché, la scorsa estate, non sono tornata in quella chiesa che visitavo sempre da bambina con mia madre, ignara che custodisse un segreto così potente: Santa Maria la Nova, la chiesa presente nell’omonima piazza che affaccia su via Monteoliveto Napoli. E credo che la scelta del luogo di sepoltura di Vlad Tepes III l’impalatore, conte di Valacchia, non sia stata casuale.

In effetti, si trova in un triangolo esoterico che vede la convergenza di Palazzo Penne o Palazzo del Diavolo a pochi passi da Piazza Santa Maria la Nova e della Cappella di Raimondo de Sangro, alchimista noto per i suoi magici esperimenti in piazza San Domenico. Dunque, sono strade ricche di elementi magici e di misteri ancora non del tutto chiari.

E’ risaputo che i nobiluomini si facessero seppellire nelle proprie cappelle di famiglia, o in chiese di una certa importanza, per ricordare il proprio valore anche da morti, ma allora che ci fa la salma di Dracula in una chiesa di Napoli?

La sepoltura identificata nel 2014 come tomba di Dracula sarebbe quella della famiglia Ferillo, che si trova precisamente nel Chiostro minore di S. Giacomo della Marca, recante l’effige di un enorme dragone (simbolo della casata di Vlad III) dell’omonimo ordine del Drago.

tomba di Dracula a Napoli

E perché il conte Dracula sarebbe venuto a Napoli?

Non appena si varca la soglia del chiostro il visitatore si trova di fronte ad una deambulatio ricca di sepolture nobili con bassorilievi ed intarsi nel marmo. 

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Dagli studiosi del caso -che ha destato più interesse del fantasma del Louvre- è stata analizzata un’insolita iscrizione ritrovata sempre nella chiesa di Santa Maria La Nova nella cappella Turbolo. L’iscrizione non è greco antico, come era sempre stato reputato dai più, ma una lingua ancora indecifrata la cui unica parola riconoscibile, e ripetuta più volte, è Vlad. Le ricerche sull’iscrizione sono state condotte con l’ausilio dei raggi ultravioletti e della fluorescenza e hanno confermato che si tratta di un reperto del Cinquecento e non dell’ Ottocento come precedentemente ritenuto.

ingresso chiostro santa maria la nova Napoli

E’ probabile che il conte Dracula fosse venuto a Napoli perché sua figlia, tale Maria Balsa, intratteneva rapporti diplomatici alla corte degli Aragonesi, dopo esser scampata alla avanzata dei Turchi. Ad ogni modo, immaginate l’emozione mista alla suspense di trovarsi di fronte alla tomba di una leggenda del gotico noir più reale che mai.

E in effetti, il mistero si infittisce quando si viene a conoscenza, ripercorrendo la biografia del noto scrittore Bram Stoker, ideatore del mito di Dracula in letteratura, del fatto che anche lui visse a Napoli nel 1875 insieme a suo padre. Che gli sia venuta ispirazione a scrivere la novella gotica proprio contemplando la tomba del dragone nella Chiesa di Santa Maria La Nova? 

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La figlia di Vlad III Tepes avrebbe raccolto i resti del padre- morto decapitato- e li avrebbe fatti seppellire nella chiesa napoletana, anche perché dalle indagini condotte dagli storici in questi anni è emerso che nella tomba di Dracula ( ipotizzata in Romania in un monastero dell’isola di Snagov, vicino Bucarest ) ci sarebbero solo resti animali.

Se osserviamo bene sulla lapide risalta un gigantesco elmo da cavaliere sormontato da una testa di drago con a lato due sfingi contrapposte. Il Dragone è il sigillo dell’Ordine del Drago di cui Vlad III faceva parte e le due sfingi fanno riferimento al nome della città egizia di Tebe, associabile anche a “Tepes” e richiamando quindi il nome di Vlad Tepes. Due indizi che ne danno prova: non si tratterebbe di un falso, ma di una certezza.

La Chiesa di Santa Maria La Nova tra gotico ed esoterico

Conoscevo, come ogni napoletano che si rispetti, questa chiesa di Santa Maria la Nova per i suoi specchi riflettenti il soffitto ligneo cassettonato ed intagliato, decorato in oro zecchino e ricco di dipinti simbolici e allegorici. Mai avrei immaginato contenesse le spoglie dell’Impalatore. 

soffitto ligneo santa maria la nova

La Chiesa è detta La Nova per distinguerla da quella di Santa Maria ad Palatium del periodo svevo, che sorgeva dove oggi c’è il Maschio Angioino. Quando Carlo I d’Angiò volle edificare Castel Nuovo o Maschio Angioino, poiché fece demolire la chiesa del Palatium, concesse ai frati francescani il luogo dove sorge oggi Santa Maria La Nova. La chiesa è in stile gotico e risale al 1279, sebbene abbia avuto nel corso dei secoli più rimaneggiamenti. 

Oggi, la chiesa non più utilizzata per celebrare Messa, è patrimonio storico culturale della città partenopea ed attira ogni giorno migliaia di turisti affascinati dalla scoperta della tomba di Dracula e dalle numerose opere artistiche, tra cui i dipinti di Luca Giordano, presenti nel complesso monumentale. 

colonnato santa maria la nova tomba di Dracula
Il chiostro di Santa Maria la Nova

Orari e prezzi per visitare la tomba di Dracula

All’ingresso basta pagare 5 euro ed è possibile accedere al complesso monumentale di Santa Maria la Nova, oggi gestito dall’associazione Oltre il chiostro Onlus. Accedendo al secondo e al terzo piano della chiesa sono ospitate delle mostre permanenti di arte contemporanea e artigianato locale. Si può visitare la struttura dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.oo e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle ore 14.00. 

Valeria Russo blogger Napoli e giornalista pubblicista

Andare alla scoperta di luoghi che spesso diamo per scontati nella nostra città può condurci a verità nascoste e a misteri incredibili che rendono ancora più affascinante la quotidianità a Napoli. E se siete turisti appassionati di gotico e noir non potete perdere questa tappa nel centro città. E da qui il filo dell’esoterico vi accompagnerà lungo tutto il centro storico fin nelle cavità sotterranee dell’antica Neapolis dove tutto è iniziato con un culto a Iside e Mitra.

Buona passeggiata! E attenti ai morsi di Vlad!

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