Siamo un popolo di sognatori, vogliamo a tutti i costi tentare la fortuna al gioco. Ma quando questo modo di farlo diventa patologico allora si parla di gioco d’azzardo.
Migliaia di persone ne parlano, si fanno manifestazioni in tutte le città proprio per riflettere sul dilagare di questo fenomeno, che ha diviso famiglie impoverendole completamente.
Mai più gioco d’azzardo, la dipendenza è patologica
Sabato 6 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 in Piazzetta Egizio San Domenico a Ponticelli si terrà una giornata sul problema gioco d’azzardo. Salvatore Boggia esorta: “Il gioco d’azzardo deve essere abolito, molte iniziative seguiranno negli istituti scolastici e in altri centri della Campania anche nei prossimi mesi”.
Don Federico Saporito della Caritas ribadisce: “Dobbiamo aiutare le persone in difficoltà,famiglie rovinate dal logorio del gioco. La Caritas ascolta sempre quelli che hanno questa problematica, soprattutto giovani malati dall’abitudine del gioco. Il governo faccia qualcosa – replica il sacerdote – chiudendo le sale gioco e tutti quei centri in cui i giovani vanno a buttarsi dalla mattina alla sera”.
Gli organizzatori della manifestazione sono: la Municipalità 6 U.O.C. , il liceo Pietro Calamandrei, la consulta delle associazioni, la Caritas del IX decano, il centro di ascolto Dipendenze Caritas Diocesana, la FederConsumatori Napoli, ERA cooperativa sociale, Associazione Arcobaleno, Associazione Terra di Confine e il presidio di Libera Ponticelli.
Super Mamma, giornalista e scrittrice. Ha tante passioni, ma l’amore per la recitazione vince su tutte. Ha collaborato con testate locali come La Riviera, Libero, Lo Strillo, Il Giornale di Napoli- Il Roma, Politica Meridionalista. Opinionista satirica su Canale 50 di Pisa (L’Impallato e Panni Sporchi). Ha scritto due libri “Napoli Antica e Napoli Polemica”; “Vincenzo Dattilo, il più napoletano dei napoletani” editi da Firenze Libri.