Amava la verità ad ogni costo Giancarlo Siani. Non temeva quello che gli sarebbe potuto accadere e forse non immaginava che il suo attivismo anticlan, il suo amore per il giornalismo e la sua caparbietà lo avrebbero reso il bersaglio numero uno di quella delinquenza che da sempre studiava per cambiare la realtà cittadina.
Giancarlo Siani, cronista della verità
E così, pochi giorni dopo il suo compleanno, la notte del 23 settembre 1985 i colpi di arma da fuoco lo raggiunsero sotto casa, nei pressi di piazza Leonardo al Vomero, mentre il giovane cronista de Il Mattino si trovava nella sua auto. Troppe cose aveva scritto nel suo ultimo articolo, troppe verità fino ad allora nascoste. Ogni anno, tra il 19 e il 23 settembre, a Napoli si rinnova il suo ricordo. Impossibile dimenticare quello sguardo di ventenne pieno di vita ed entusiasta del proprio lavoro. Ed oggi vogliamo celebrarlo con i versi del poeta Fabio Strinati, che a lui ha dedicato parole d’affetto.
A GIANCARLO SIANI
Il tuo fertile inchiostro, raffinato,
rinvigorito dal tuo sguardo
sempre acceso sulle cose
e quel tuo senso universale di giustizia
dallo stile serio e deciso
che perforava le soperchierie disgustose,
feroci sopraffazioni, angherie, soprusi
a causa di mani immorali e mafiose
che ti hanno sottratto il tempo
nato nel mese di settembre e spento
durante il raccolto delle uve sulle vigne,
e quel tuo sorriso così dolce, carezzevole
e vitale, dietro un paio di occhiali lucidi
che ancora odorano di un continuato pianto.
FABIO STRINATI

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