Chi non ama la pasta alzi la mano! Nessuno, vero? Ogni anno il 25 ottobre si celebra il #WorldPastaDay ovvero la Giornata Mondiale della Pasta, uno degli alimenti più consumati al mondo non solo da italiani doc, ma anche dagli stranieri. Il termine deriva dal latino pastam e ancor prima dal greco pastaein ed indicherebbe un miscuglio, infatti è un composto fatto di acqua, sale e farina, che ben si sposa con qualunque tipo di condimento e altro alimento.
La pasta è uno stile di vita, ancor prima di un patrimonio gastronomico dell’umanità. Ogni anno consumiamo 24 chili di pasta pro capite e la cuciniamo in tutte le salse: c’è chi la preferisce ben cotta e chi al dente, ma in entrambi i casi la soddisfazione per il palato è garantita.
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Quando nasce la pasta?
Erroneamente si è creduto per anni che la pasta fosse nata in Italia, ma in realtà, varie scoperte archeologiche hanno dimostrato come questa deliziosa mistura essiccata fosse già nota in Cina nel 1100 a. C. E lo dimostrano anche le numerose varietà in commercio sul mercato orientale: noodles, ramen, spaghetti di riso.
La pasta fa male?
E’ ormai un luogo comune che mangiare troppa pasta fa ingrassare e dunque fa male alla salute, perché sono carboidrati. I nutrizionisti però sono tutti d’accordo sul fatto che la pasta si può e si deve mangiare ogni giorno, purché in porzioni adeguate al nostro fabbisogno alimentare, dunque non oltre i 45-50 gr al giorno. Chi pensa che eliminando la pasta dalla propria dieta avrà benefici sul fisico, si sbaglia e si fa del male. Perché? La pasta è un’ottima alleata contro la depressione, ma anche una vera amica durante la fase premestruale e nei disturbi del sonno, dal momento che è un alimento in grado di favorire la sintesi di serotonina. Mangiare un piatto di pasta anche di sera può essere una buona abitudine per aiutare il corpo a rilassarsi. La sera il nostro corpo necessita di zuccheri complessi e deve anche smaltirli velocemente per favorire il sonno.
Come cucinare la pasta?
Per trarre tutti i benefici prodotti da questo delizioso ed immancabile alimento della nostra tavola conviene cucinare la pasta al dente e non scotta: l’indice glicemico si alza se si tende a cuocere troppo la pasta fino a farla ammollare. Esistono ben 350 forme diverse di paste ed ognuna ha una cottura diversa, che garantisce masticabilità e proprietà inalterate.
Quale pasta mangiare?
Oggi, per fortuna, esiste una pasta per tutti: per celiaci senza glutine, integrale per chi vuole favorire la motilità intestinale, di riso per tornare a vecchi sapori orientali. In realtà, non esiste una pasta da preferire alle altre, ma sarebbe corretto variare ogni tanto tipologia di ingredienti e forme.
Da 20 anni il World Pasta Day accompagna e studia i gusti degli italiani a tavola. Quest’anno, con grande sorpresa, è emerso che, sebbene gli spaghetti siano il formato prediletto da tutti, il condimento del cuore è la carbonara e non più il ragù o la lasagna. Lo conferma anche Just Eat, la piattaforma di consegna del cibo a domicilio.
Mi sa che oggi torneremo a celebrare questa festività mondiale con un bel piatto di spaghetti al pomodoro, scommettiamo?
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!