Le relazioni sono estremamente difficili al giorno d’oggi, dopo la pandemia poi, relazionarsi con altri esseri umani è diventato ancora più complicato. Nessuno vorrebbe più soffrire per amore o per quello che stava per diventare tale e si è interrotto per scelta dell’altro/a.
Quando si affronta un dispiacere sentimentale, si vive un lutto vero e proprio. Il dolore circonda tutto il nostro essere: anima e corpo. Nelle relazioni d’amore non sempre c’è corrispondenza dei sentimenti e delle emozioni, ma uno dei due amanti è sempre quello più debole e si lascia prendere da un drammatico dolore emotivo, noto a tutti come mal d’amore. Puoi avere 15 anni, così come 20 o 30, o ancora 45 -50, anche ottant’anni, ma l’esperienza d’amore non cambia. E nessuna età è esente dal mal d’amore.
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Sintomi del mal d’amore
E così, ti ritrovi a soffrire di una fragilità emotiva e di una terribile tristezza che rendono la giornata più lunga del previsto. I sintomi del mal d’amore non si esauriscono solo a questo: spesso, si hanno sensazioni fisiche che richiamano quasi un attacco di panico.
Un dolore al petto e un’angoscia che nel lungo periodo può diventare depressione vera e propria.
A risentire del mal d’amore è anche l’apparato digestivo: lo stomaco si chiude e si perde il senso di fame, l’ intestino si infiamma e può venire anche un senso di vomito persistente.
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E anche le lacrime si fanno più frequenti. Insomma, se il male nasce nell’animo cosa c’entra il fisico? La risposta sta nel cervello: è da qui che parte il dolore.
Il dispiacere è legato all’evoluzione della nostra specie, a scoprirlo e a confermarlo è stata la scienza. E allora, non stupiamoci di passare notti insonni o di soffrire di mal di testa che rendono impossibile concentrarsi e mantenere alta l’attenzione.
Quando ci sentiamo rifiutati, siamo delusi, collerici e vendicativi, abbiamo alterazioni dell’umore e non ci sentiamo più gli stessi . Ecco perché le persone hanno paura d’amare, perché temono di soffrire in modo intenso e vogliono proteggersi. Come biasimare la scelta di rinunciare all’amore pur di non vivere uno status doloroso simile?
Dove nasce la sofferenza d’amore
Ogni volta che apriamo il nostro cuore- già pieno di ferite passate- ad un nuovo individuo, lo esponiamo al pericolo di ricevere un nuovo colpo mortale. E quando accade quello che si temeva (soffrire il mal d’amore, chiudere una relazione o rinunciare ad un amore impossibile o semplicemente sbagliato) allora nel cervello scoppia il caos. La zona VTA, ovvero area tegmentale centrale, in cui risiedono le emozioni e il sistema della ricompensa, che rilascia gli ormoni del benessere, subisce uno scombussolamento e genera un innesco simile ad una crisi di astinenza da droga.
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Ecco perché non riusciamo più a fare a meno dell’altro/a e ci sentiamo frustrati e pieni di ferite nel corpo: molti lamentano mal di stomaco, un’oppressione in petto, inappetenza, ma anche un calo immunitario. Il cuore, a lungo andare, potrebbe risentire di questo mal d’amore. La sindrome del cuore spezzato esiste e può indebolire la salute cardiaca. Allora la soluzione quale sarebbe? Non innamorarsi più? Impossibile. È un istinto primitivo radicato nella razza umana e non potrà mai essere eliminato del tutto.
Rimedi contro il mal d’amore
Si può guarire da questa malattia? Perché trattasi di una patologia e come tale è curabile. Esistono delle strategie per lottare contro questo dolore sordo e battente, eccone alcune:
- Dormire di più: non è un invito a non fare nulla, anzi. Riposando di più, il cervello elabora più in fretta il lutto. È importante non usare smartphone e pc prima di coricarsi per rilassare la mente.
- Uscire spesso: non bisogna rompere i ponti con gli amici, chiudendosi in casa e lasciandosi putrefare sul divano. Al contrario, più si esce, più si può sfogare il dolore parlandone con amici e sconosciuti. Parlare fa bene. Trattenere il dolore no.
- Fare tanto sport: muoversi fa bene alla linea, ma soprattutto al cervello. La serotonina prodotta da una corsa, da una serie di addominali, da una sessione di kick boxing può andare a riempire il vuoto emotivo. Ci vuole tempo e costanza, ma aiuta molto.
- Pensare a tutti i difetti del partner e perdonarsi: per smettere di pensare all’altra/o bisogna eliminare quella immagine idealizzata nella nostra mente. Se distruggiamo il disegno che ci siamo creati in testa, riusciremo ad avanzare verso la guarigione emotiva. E allora vai con considerazioni tipo: è troppo tirchio, è insensibile, troppo alto, troppo basso, vecchio/a per me, non adora le cose che adoro io, si mette le mani nel naso troppo spesso, non ha mai avuto voglia di lavorare e di impegnarsi in qualcosa e così via…credetemi, aiuta!
- Ringraziare per la lezione appresa e lasciar andare l’altro/a. Perdonarsi è difficile. È un atto d’amore verso se stessi. Trattenere qualcuno che non ci vuole non ha senso. La vita è un dono meraviglioso e non può essere sprecata nel dolore.
E in ultimo, ma non meno importante, bisogna ricordare che l’unica persona più importante della propria vita siamo noi, perché siamo le uniche persone con le quali passeremo il resto della nostra vita. Dobbiamo amarci di più. E trattarci con quello stesso amore e quella stessa premura che abbiamo riservato all’altro/a che ci ha ferito. Guarire dai sintomi del mal d’amore si può, ma la medicina la troviamo dentro di noi, nella forza di volontà per andare avanti.m
Chi sa soffrire, può osare tutto. Chi comincia ad amare deve essere pronto a soffrire.
Giornalista Pubblicista…“curiosa al punto giusto”. Amante dei viaggi e della cucina. Come reporter ha esordito sul quotidiano Il Roma nel novembre del 2007. Ha collaborato con testate on line come: NapoliVillage.it, Julie News, NapoliToday.it, il Mattino, HuffPost, Blasting News. E’ sempre “on the road” a caccia di verità!