Sono sempre di più i territori che hanno scelto di affrettare la transizione ecologica e che con i loro esempi rappresentano un laboratorio ideale da cui trarre spunto.
Ecco le esperienze di diverse isole nel mondo che hanno scelto un futuro al 100% di rinnovabili e che possono diventare un modello nell’adozione di sistemi sostenibili per avere energia pulita e acqua, per gestire i rifiuti e per una mobilità a emissioni zero.
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Transizione ecologia verso rinnovabili comincia dalle piccole realtà
Il modo migliore per portare avanti con successo la transizione ecologica è quello di cominciare da piccole realtà, realizzando un modello scalabile da replicare in grandi dimensioni.
Sono quindi le isole in tutto il mondo a fare da cantiere per l’innovazione energetica è stanno dimostrando come è possibile puntare sulle rinnovabili per dare una risposta concreta a tutti i fabbisogni energetici.
Le isole spesso dipendono dal continente per i diversi approvvigionamenti energetici, idrici e dei rifiuti, fronte energetico, che su quello idrico e dei rifiuti, ma l’esempio di 32 isole minori sta dimostrando che è possibile diventare indipendenti adottando modelli sostenibili per provvedere a tutti i fabbisogni necessari.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che si sta estendendo sempre e ha permesso a realtà piccole e isolate come Sumba di garantire energia a centinaia di migliaia di abitanti, o come è accaduto all’isola di King e nelle Azzorre, dove sono stati abbandonati gli impianti inquinanti a diesel dimostrando di poter avere un sistema elettrico stabile e di gran lunga migliore.
Anche a Tokelau, costituito da tre atolli madreporici situati nell’oceano Pacifico del Sud, è un esempio straordinario: qui olio di cocco prodotto localmente e fotovoltaico forniscono il 150% del fabbisogno elettrico, gestito con maestria da oltre 1300 batterie.
Buona parte del lavoro di installazione dei pannelli solari è stato svolto dalla manodopera locale, e la compagnia che ha fornito la tecnologia ha erogato corsi di formazione per consentire agli abitanti di rendersi indipendenti anche riguardo la manutenzione e le riparazioni dell’impianto.
Incredibile anche l’esempio di Samso, isola del Mar Baltico al 100% rinnovabile sul lato dei consumi elettrici dal 2007. Sul fronte termico una centrale alimentata a paglia, pompe di calore e collettori solari forniscono il 75% del fabbisogno. Il trasporto locale e i mezzi agricoli sono alimentati da biocarburanti prodotti in loco.
Nelle isole condizioni ideali per passare alle rinnovabili
Nelle isole ci sono tutte le condizioni per sfruttare le tecnologie al massimo e consentire di chiudere i cicli delle risorse energetiche, idriche e dei materiali.
In una nota contenuta nel suo rapporto Isole Sostenibili però Legambiente spiega che sono ancora le navi a garantire a questi territori il mantenimento di questo stato, in quanto portano gasolio, acqua e ripartono portando via rifiuti di ogni genere.
Legambiente invita quindi a volgere lo sguardo verso altre 32 realtà dislocate in tutto il mondo che con il loro esempio stanno dimostrando come si può mettere in atto un cambiamento radicale facendo un uso concreto e intelligente delle risorse locali.
Le 32 isole sostenibili hanno scelto di puntare a un futuro al 100% di rinnovabili e i risultati non sono tardati a giungere.
Lista delle 32 isole che hanno scelto le rinnovabili
La lista comprende isole dal nord al sud del pianeta, dall’Atlantico al Pacifico, e in essa figurano: Orkney Islands, Eigg, Muck e Gigha, Samso e Bornholm, Pellworm (Germania), Bonaire (Paesi Bassi), Aruba (Paesi Bassi), Tilos (Grecia), El Hierro (Spagna).
Tra le 32 isole vi sono anche la portoghese Graciosa, Capo Verde, La Réunion (Francia), Mauritius, Mahé Island (Seychelles), Green Island nelle Filippine, Sumba (Indonesia), Cook Islands (Fiji), Lakeba, Kadavu e Rotuma (Fiji), Beqa Island (Fiji), Tokelau (Nuova Zelanda), Funafuti e Vaitupu (Tuvalu), Vava’u (Tonga), King Island (Australia), Ta’u (Samoa americane), Upolu (Samoa), Kodiak (USA), Virgin Islands (USA), Hawaii (USA), Repubblica Dominicana e Guadalupa.
A che punto siamo in Italia con le rinnovabili
Gli studi dimostrano che quasi tutte le isole minori italiane, da Lampedusa al Giglio, da Marettimo a Ponza, non connesse alla rete elettrica nazionale, possono cambiare del tutto lo scenario energetico puntando su sole, vento, maree e altre rinnovabili da valorizzare in base ai contesti.
Sarebbe sufficiente una gestione innovativa delle reti e degli impianti per rispondere anche alla richiesta di mobilità e di caldo e freddo nelle abitazioni.

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